Ogni mestiere, ogni professione ha un suo linguaggio. Quel gergo tecnico che consente di comprendere ed essere compresi, ma anche di sentirsi ammessi in una cerchia ristretta. Parole d’ordine che solo gli esperti di marketing, anzi di digital marketing, possono capire. Un glossario dalla A alla Z in continua evoluzione.
E così, se vi dicessi A/B testing oppure ZMOT, sapreste di cosa stiamo parlando? Forse non è del tutto chiaro questo linguaggio, dove acronimi e anglicismi la fanno da padroni.
Proviamo ad addentrarci in questa intricata selva di parole/strumenti del mestiere. Sfogliando il nostro dizionario troviamo:
A/B testing: Un A/B testing è un test che viene effettuato per aumentare le performance delle Landing page.
E ZMOT? Sta per Zero Moment of Truth, ed è il momento in cui il potenziale cliente costruisce le sue convinzioni e inizia il processo di acquisto. Il concetto di ZMOT, elaborato da Google nel 2011, evidenzia quanto i comportamenti di consumo siano sempre più condizionati dai media digitali, e in particolare dai canali mobile. L’approccio ZMOT viene infatti descritto come un’evoluzione, in ottica mobile oriented, del modello di First Moment of Truth (FMOT) elaborato dalla Procter & Gamble nel 2005.
Torniamo un attimo indietro alla lettera L, forse è il caso di spiegare cosa sia una Landing page. Nel marketing online, una Landing page è la pagina che appare quando un potenziale cliente clicca su un annuncio pubblicitario o sul link. Solitamente la pagina mostrerà un contenuto che sarà l’estensione logica dell’annuncio o del link, ottimizzato per specifiche keyword e per migliorare l’indicizzazione della pagina da parte dei motori di ricerca.
Tutto chiaro? Se la curiosità ha fatto breccia nella vostra mente, forse è arrivato il momento di dare un nuovo impulso alla vostra formazione e di iscriversi al Master in Digital Communication.